Le conferenze in rete o gruppi di discussione (newsgroup)

Vediamo un po' più da vicino di cosa si tratta.

L'idea di base è semplice, ed è stata sperimentata per anni dai sistemi telematici amatoriali, le cosiddette BBS (Bulletin Board System): offrire a tutti gli interessati uno spazio in genere dedicato a un tema specifico in cui scrivere messaggi. A differenza dei messaggi postali, quelli inviati a una conferenza non hanno un vero e proprio destinatario: sono semplicemente 'affissi' su una bacheca virtuale. Chi passa di lì, ed è interessato all'argomento, può leggerli, commentarli, rispondere. Naturalmente il tutto avviene in maniera elettronica: per consultare una bacheca dobbiamo conoscere il suo nome e fornirlo a un programma capace di 'muoversi' per noi, andando a recuperare, in rete, la lista dei messaggi che vi sono contenuti. A partire da questa lista potremo poi leggere i singoli messaggi che ci interessano. E naturalmente potremo in ogni momento inserirne di nostri.

Le conferenze locali

Gli antenati delle conferenze in rete (o newsgroup) sono, come si è accennato, le conferenze locali offerte da molti sistemi amatoriali. Dato che diversi sistemi amatoriali sono diventati col tempo veri e propri fornitori di connettività Internet (fra gli esempi più noti ricordiamo MC-link, Agorà, Galactica), e che anche molti fra i fornitori di connettività sviluppatisi negli ultimi anni hanno pensato bene di offrire ai propri utenti o all'intera comunità di rete un certo numero di aree di conferenza, moltissimi utenti della rete tutti quelli cioè che si collegano attraverso uno di questi fornitori hanno a disposizione, magari senza saperlo, anche un certo numero di conferenze locali. Anche molte università hanno realizzato, negli ultimi anni, un sistema di conferenze che riguarda la vita interna dell'ateneo, e ne affianca il sito Web.

Spesso queste conferenze sono organizzate come veri e propri newsgroup Internet, che però talvolta non sono accessibili dall'esterno, e restano dunque un 'valore aggiunto' fornito ai soli abbonati al particolare sistema che le ospita. In altri casi, il meccanismo scelto è invece quello delle 'conferenze via Web': la consultazione dell'elenco dei messaggi avviene cioè a partire da una pagina Web, che permette anche di inviare nuovi messaggi o di rispondere a quelli già presenti.

Sottovalutare il rilievo informativo di queste conferenze locali sarebbe un grave errore: proprio perché in genere raccolti attorno a un singolo sistema, i partecipanti allo scambio informativo hanno infatti una omogeneità di intenti e interessi che i newsgroup su Internet possono raramente vantare. Basti pensare, ad esempio, al fattore linguistico (i messaggi nelle conferenze locali di un sistema telematico italiano sono di norma nella nostra lingua), o a casi come le conferenze tecniche di MC-link (che raccolgono un gran numero di appassionati particolarmente competenti in campo informatico) o quelle politiche di Agorà (nata storicamente nell'ambito dell'area radicale, e che ospita numerose discussioni su tematiche politiche, sociali ed ecologiste). Conferenze di questo tipo conservano inoltre quasi sempre un archivio storico dei messaggi inviati, che si rivela spesso una preziosa fonte di informazioni.

Le conferenze locali mettono dunque a disposizione degli utenti una collezione di messaggi suddivisi per argomento, memorizzati su computer e in genere controllati da un moderatore che ha il compito di limitare l'incidenza di eventuali messaggi polemici, inutili o fuori tema. Come nel caso delle liste postali già considerate, o dei newsgroup su Internet che discuteremo tra poco, esistono conferenze locali dedicate agli argomenti più diversi: si va dalla musica alla programmazione, dalla fotografia alla cucina. Ogni messaggio è dotato di una scheda informativa (header), generata automaticamente dal computer, che riporta il nome dell'autore, la data di immissione, la lunghezza del testo e così via.

Nel passato, queste conferenze erano spesso gestite dal sistema in maniera indipendente dalle funzionalità offerte per la connessione a Internet, e le modalità di accesso variavano a seconda del sistema telematico cui si era abbonati. Ma l'era delle conferenze locali che sfruttano protocolli o interfacce proprietarie è ormai tramontata. È infatti molto più semplice e conveniente utilizzare tecnologia Internet anche per realizzare sistemi di discussione chiusi o solo parzialmente aperti all'esterno. Questa evoluzione ha portato anche i grossi servizi telematici come Compuserve, Microsoft Network e America On Line a ripensare la propria collocazione e a ridefinirsi, anziché come sistemi chiusi e autonomi, come 'reti nella rete', capaci di sfruttare in tutto e per tutto gli standard Internet di interscambio dell'informazione ma anche di limitare ai soli abbonati l'accesso ad alcune aree o servizi. Anche per questo, una volta sottolineato il ruolo e l'interesse delle conferenze locali, possiamo rimandare tranquillamente, per quanto riguarda la discussione delle modalità di accesso e di utilizzazione di queste conferenze, a quanto diremo nei prossimi paragrafi sui newsgroup e sulle bacheche di discussione via Web.

I newsgroup: concetti di base

Arriviamo allora alle conferenze Internet per eccellenza, i newsgroup pubblici. Per motivi storici (questo tipo di scambio di informazione si è inizialmente sviluppato in una sottorete di Internet denominata Usenix Network) i newsgroup sono spesso chiamati gruppi Usenet, o conferenze Usenet.

Di cosa si tratta? Come nel caso delle conferenze locali, i newsgroup su Internet sono fondamentalmente bacheche elettroniche, dedicate ciascuna a uno specifico argomento. Come vedremo, gli argomenti discussi sono i più vari dal tiro con l'arco ai film di Woody Allen, dalla birra agli acquari e i newsgroup esistenti sono moltissimi: un censimento è difficile, si calcola ne esistano ormai diverse decine di migliaia. Come si consultano? Collegandosi via Internet a una sorta di 'stanza delle bacheche', denominata news server, e scegliendo la conferenza (o le conferenze) che ci interessano. Per farlo, occorrerà naturalmente utilizzare un programma client: al solito, la scelta sarà tra un programma specifico (uno dei più diffusi si chiama Free Agent, e ne parleremo in seguito) e un programma multifunzione come Netscape o Internet Explorer. Molti dei programmi più recenti integrano la navigazione sui newsgroup con la gestione della posta elettronica, dato che in entrambi i casi si tratta di sistemi di messaggistica. Anche per questo, è importante aver chiara la differenza esistente fra i due strumenti: nel caso della posta elettronica la comunicazione fra mittente e destinatario (o destinatari) è diretta, nel caso dei newsgroup è 'mediata' dall'affissione all'interno di una bacheca tematica. Il destinatario di un messaggio di posta elettronica non può scegliere di non ricevere un messaggio (anche se come abbiamo visto può naturalmente cestinarlo, magari in maniera automatica e attraverso i filtri), mentre il frequentatore di un newsgroup può scegliere liberamente se e quando visitare una certa bacheca. Il messaggio di posta elettronica è in genere privato, il messaggio 'affisso' in un newsgroup è in genere pubblico.

Dal momento che i newsgroup hanno carattere internazionale, si potrebbe supporre che esista una unica, immensa 'sala delle bacheche', un unico news server. Una soluzione del genere sarebbe tuttavia assai poco economica e per nulla razionale: il traffico generato da un sito del genere sarebbe insostenibile, e i tempi di accesso lentissimi. In termini un po' metaforici, si può dire che l'affollamento dei lettori sarebbe tale da impedire di trovar posto nella sala di lettura.

La strada seguita è dunque diversa: sparsi per il mondo esistono migliaia di news server, che si tengono costantemente aggiornati scambiandosi informazioni sui nuovi messaggi ricevuti. In questo modo, le varie 'sale delle bacheche' saranno abbastanza simili l'una all'altra, e in ciascuna ritroveremo, in linea di massima, gli stessi messaggi.

Va detto, tuttavia, che l'offerta informativa dei vari news server non è mai esattamente la stessa, e questo per due motivi fondamentali.

Da un lato, perché l'aggiornamento non è mai veramente in tempo reale. In genere, esso avviene a scadenze prefissate e sfruttando il più possibile i 'momenti di calma', in cui l'affollamento dei lettori non è eccessivo. Inoltre, perché un messaggio inserito in un newsgroup attraverso un news server, poniamo, giapponese arrivi ad essere riflesso da un news server italiano, saranno necessari alcuni passaggi intermedi, ciascuno dei quali (proprio perché l'aggiornamento non è in tempo reale) richiederà un certo tempo.

D'altro canto, non è detto che un news server intenda rendere accessibili tutti i newsgroup esistenti. Di regola, il gestore del sistema opererà una selezione, scegliendo solo i gruppi e le 'gerarchie' (vedremo fra un attimo di cosa si tratta) che ritiene più interessanti per i suoi utenti. Le esclusioni sono motivate da esigenze pratiche (difficilmente, ad esempio, un news server italiano sarà interessato a rimbalzare una gerarchia di newsgroup giapponesi, comprendente per lo più messaggi scritti in giapponese), dalla necessità di economizzare spazio e risorse (che porta a tralasciare molti newsgroup considerati 'minori') e da vere e proprie forme di censura. Esiste infatti un certo numero di newsgroup 'maledetti', ad esempio a carattere erotico o dichiaratamente pornografico, o dedicati allo scambio di copie illegali di programmi, o ancora relativi all'attività dei vari gruppi di 'hackers' (i cosiddetti 'pirati' informatici, spesso animati da nobilissime intenzioni, ma talvolta dediti ad attività poco condivisibili) sparsi per la rete.

L'effetto combinato di queste restrizioni fa sì che il numero dei newsgroup ritrasmessi da un determinato news server sia molto più basso di quello teoricamente possibile. Un news server normale distribuirà quindi fra i tre e i quindicimila newsgroup.

Quale news server usare? La scelta è in genere obbligata: quello indicato dal fornitore di connettività.
Nel caso di Aginet il server delle news è: news.it.ip-plus.net

Di norma, infatti, un news server accetta solo accessi da parte di utenti 'riconosciuti', che si collegano attraverso lo stesso sistema (o gruppo di sistemi) del quale il news server stesso fa parte. Se non trovate il vostro gruppo di discussione preferito con Aginet, bisogna sottoscrivere un abbonamento a parte presso un news server alternativo (il più noto è probabilmente Supernews: http://www.supernews.com), o ancora di utilizzare uno dei pochi news server pubblici esistenti (i relativi indirizzi cambiano spesso e sono abbastanza difficili da reperire; date comunque un'occhiata alla pagina http://home1.gte.net/docthomp/servers.htm) o visitate questo collegamento www.newsservers.net .
In alternativa, si può utilizzare uno dei diversi 'newsgate' che consentono di accedere alle conferenze Usenet attraverso una pagina Web: ne parleremo più ampiamente in seguito.

Dovremo ricordarci dell'esistenza dei news server e della loro funzione al momento di discutere la configurazione dei programmi di lettura del newsgroup. Ma è ora arrivato il momento di soffermarci qualche istante proprio sui newsgroup. Quali sono gli argomenti affrontati? E cosa sono le gerarchie delle quali si parlava poc'anzi?

Diversi elenchi in rete, periodicamente aggiornati, forniscono il nome e una breve descrizione (spesso ironica) della maggior parte dei newsgroup o conferenze Usenet esistenti. Per consultarli, potete fare riferimento alla raccolta di indirizzi presente su Yahoo!, alla pagina http://dir.yahoo.com/Computers_and_Internet/Internet/Usenet/
Newsgroup_Directories/. Un buon elenco, che comprende circa 30.000 newsgroup, è fornito da Liszt, che abbiamo già avuto occasione di citare a proposito della ricerca di liste, all'indirizzo http://www.liszt.com/news/. Vediamo qualche riga scelta a caso da uno di questi elenchi.

alt.3d                Discussions of 3 dimensional imaging.
alt.angst             Anxiety in the modern world.
alt.aquaria           The aquarium & related as a hobby.
alt.archery           Discussion of archery.
alt.astrology         Twinkle, twinkle, little planet.
alt.atheism           Discussions of atheism.
alt.beer              Good for what ales ya.
alt.bonsai            For discussion of Bonsai gardening.
alt.boomerang         Technology and use of the boomerang.
alt.sb.programmer     Programming of the Sound Blaster tm.
bionet.neuroscience   Research in the neurosciences.
bit.mailserv.word-mac Word Processing on the Macintosh.
comp.sys.mac.digest   Apple Macintosh: info & uses.
comp.unix.amiga       Minix, SYSV4 & other *nix on Amiga.
rec.arts.movies       Discussions of movies and m. making.
rec.crafts.winemaking The tasteful art of making wine.

Le gerarchie

Come avrete notato, il nome di un newsgroup è composto da più 'pezzi' separati l'uno dall'altro da un punto. La prima sezione del nome è la più generale, e indica la categoria alla quale appartiene il gruppo; la seconda è un po' più specifica, e individua una sottocategoria; questo meccanismo prosegue fino all'ultima sezione del nome. In tal modo, con un meccanismo gerarchico assai simile a quello utilizzato per l'attribuzione dei nomi ai nodi della rete (ne parleremo in seguito), è possibile individuare a colpo d'occhio la 'classificazione' del newsgroup. Ad esempio, il newsgroup rec.arts.movies è un newsgroup che appartiene alla categoria 'Recreational' (riguarda cioè attività ricreative), sottocategoria 'Arts', settore 'Movies' (film).

Ma quali sono le categorie principali? La stringa iniziale 'alt.' identifica i newsgroup appartenenti alla gerarchia 'alternative' che si occupa programmaticamente di 'modi alternativi di guardare al mondo'. Si tratta a volte di gruppi alquanto bizzarri, che includono ad esempio arene per i fan di moltissimi personaggi del mondo dello spettacolo, della religione o della politica, per gli appassionati degli hobby più strani, per varie forme di espressione artistica e no. Fra le altre gerarchie, ricordiamo: 'comp.' per l'informatica e i computer, 'news.' per le notizie d'attualità (di tutti i tipi, ma in particolare quelle riguardanti la rete), 'rec.' per le attività ricreative, 'sci.' per il mondo della scienza, 'soc.' per la discussione di problemi sociali; 'talk.' per ogni tipo di dibattito, su argomenti che spaziano dall'ambiente alla religione; 'misc.' (un po' di tutto), 'bit.' per i gruppi BitNet (una sottorete di Internet i cui newsgroup si segnalano per il fatto di archiviare anche un certo numero di liste postali), 'de.' per i gruppi (in genere in tedesco) che riguardano la Germania, e così via. La gerarchia 'it.', che riguarda l'Italia e comprende gruppi in italiano, è una delle ultime nate, ma è cresciuta in fretta. Nel marzo 1996 ne esistevano una quarantina, e potevamo inserirne in queste pagine l'elenco completo. Già nel febbraio 1997 questo numero si era più che quadruplicato, e avevano raggiunto la già ragguardevole cifra di circa 170 newsgroup; nel corso degli anni successivi la crescita è continuata, e nell'agosto 1999 i newsgroup italiani erano ormai più di 400. Siamo quindi costretti a rimandarvi, per consultarne l'elenco completo, alle relative FAQ (Frequently Asked Questions); si tratta di un documento ricco di utili informazioni e raggiungibile (assieme a diversi altri che riguardano il mondo dei newsgroup italiani) attraverso la URL del gruppo di coordinamento News-it: http://www.cilea.it/news-it/Index.html. Alternativamente, potete provare all'indirizzo http://www.poli.studenti.to.it/news-it/FAQ.html. Se volete un po' di statistiche sui newsgroup italiani date un'occhiata all'indirizzo http://serra.unipi.it/usenet/stats/flowstat/it/ (scoprirete così ad esempio che nel giugno 1999 sono comparsi nei soli newsgroup italiani un totale di 499.529 messaggi diversi, equivalenti a ben 1.582.221.020 bytes!) Tenete anche presente che alla URL http://bertola.eu.org/usenet/faq/main.htm troverete i link a un gran numero di FAQ e documenti informativi e di aiuto in italiano, dedicati un po' a tutti gli aspetti di Internet, e con un'ampia sezione relativa ai newsgroup del nostro paese. Infine, una risorsa davvero preziosa: il servizio Mailgate, all'indirizzo http://www.pantheon.it/mailgate o http://www.mailgate.org, permette di consultare i newsgroup italiani via Web.

Alcune conferenze che è bene conoscere

Abbiamo già accennato a news.lists, il newsgroup che fornisce informazioni sulle nuove liste che appaiono quasi quotidianamente su Internet. Altri newsgroup che possono essere utili sono news.announce.important, che fornisce notizie di interesse generale sulla rete (e non solo); news.announce.newsgroups, che fornisce informazioni sui nuovi newsgroup; news.announce.newusers, particolarmente dedicato ai navigatori Internet alle prime armi e complementare a news.newusers.question, dove i 'newbie' (in gergo, i 'principianti' di Internet) possono trovare le risposte a molte loro domande e fare quelle alle quali non hanno trovato risposta. Una sede più informale per gli stessi argomenti è data dai newsgroup alt.newbie e alt.newbies. Discussioni generali sui gruppi Usenet trovano posto anche in news.misc. Altri newsgroup che possono offrire aiuti sono rec.answers e alt.internet.services. E non scordate la conferenza internazionale 'ufficiale' sull'Italia: soc.culture.italian.

Per quanto riguarda la gerarchia it., vanno ricordate almeno le conferenze it.news.gruppi, con la discussione su tutto quanto riguarda i newsgroup italiani, e it.comp.aiuto, prezioso per chi avesse problemi informatici di qualunque tipo. Infine, se trovate che nella gerarchia it. manchi un gruppo che considerate essenziale, e volete promuoverne la creazione, ricordate che alla già citata URL http://www.cilea.it/news-it/ troverete moltissimo materiale sui newsgroup italiani e dettagliate istruzioni su come e dove presentare la vostra proposta.

I programmi per accedere ai newsgroup

Veniamo adesso ai programmi da utilizzare per accedere alle 'sale conferenze', ovvero per consultare i newsgroup presenti su Internet ed eventualmente per inviarvi i nostri messaggi. In inglese si chiamano 'newsreader'.

Prima di considerare i principali programmi che rientrano in questa categoria, un consiglio generale: esiste un apposito newsgroup nel quale compaiono periodicamente informazioni e documenti sui più comuni newsreader. Si chiama news.software.readers, e vi potrete trovare risposte a molte delle vostre domande in materia.

Anche nel caso dei newsreader, come già per i programmi di gestione della posta elettronica, possiamo soffermarci solo su alcuni dei programmi esistenti; ci concentreremo quindi sul modulo di gestione dei newsgroup di Netscape, sul suo omologo in Explorer 5 (integrato in Outlook), e sul programma Free Agent: uno dei più vecchi e gloriosi newsreader, che alla sua nascita ha indubbiamente determinato un nuovo standard in materia di potenza e semplicità d'uso, e che, nonostante la concorrenza di diversi programmi più recenti, rimane uno dei punti di riferimento del settore. Non si tratta comunque in alcun modo dei soli programmi esistenti: per avere una rassegna completa, suggeriamo di consultare la sezione 'News Readers' della già ricordata biblioteca shareware del sito TuCows (trovate un elenco dei suoi mirror italiani alla URL http://www.tucows.com).

Come configurare i gruppi di discussione con Aginet:
Free Agent - Netscape - Outlook
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