Combattere lo spam

Come colpire gli spammer al portafogli

Approccio alternativo - Tempi e modi: la richiesta informazioni


Preparate dunque una lettera in cui richiedete le informazioni di cui all'articolo 13 della legge 675/96 alla societa' o persona che vi ha inviato spam. Se la mail di spazzatura pubblicizzava un prodotto o servizio, quasi certamente erano indicati recapiti telefonici o postali. Se cosi' fosse, non avrete problemi ad individuare il destinatario della vostra missiva. Se la mail di spam indicava solamente un sito Internet, visitate il sito e cercate il recapito telefonico o postale della societa'. Se non ci fosse nemmeno sul sito, potete risalire all'intestatario del dominio (utilizzando ad esempio www.samspade.org) o alla societa' che ospita il dominio. E' comunque raro che non ci siano recapiti, anche perche' solitamente lo spammer deve vendere un prodotto e servizio e vuole essere rintracciato.

La lettera e' da inviare preferibilmente come raccomandata, spillata e con ricevuta di ritorno. E' preferibile non inviare la lettera in una busta chiusa, perche' lo spammer potrebbe non rispondere alla vostra richiesta di informazioni nei termini previsti, dichiarando al successivo intervento del Garante (dopo il vostro eventuale ricorso) che "la lettera e' si' giunta, ma vuota". Piegate invece la vostra lettera, spillatela e speditela: eviterete possibili contestazioni. Inviate una copia allo spammer e, per conoscenza, una copia anche al Garante (Garante per la protezione dei dati personali Piazza Monte Citorio, 121 00186 Roma).

Cosa scrivere? Trovate un modello di lettera nella sezione documentazione, comunque richiedete (ai sensi dell'articolo 13 della legge 675/96):

- gli estremi dell'eventuale autorizzazione con la quale il Garante della privacy consente il trattamento dei vostri dati personali (nella fattispecie leggere, memorizzare e spedire e-mail)

- nome cognome indirizzo del responsabile legale del trattamento

- se il mittente della mail di spam e' in possesso di una vostra dichiarazione -a firma autografa- con la quale autorizzate il trattamento dei dati personali

- nel caso i dati fossero stati acquisiti 'da terzi', se questa terza parte e' ANCHE in possesso (oltre alle liberatorie precedenti) di una vostra dichiarazione -sempre a firma autografa- con la quale autorizzate la diffusione dei dati

Queste sono le richieste, ma per rafforzare le argomentazioni, potete senz'altro ricordare che:

- l' 11 Gennaio 2001 il dott. Rodota' (Garante per la protezione dei dati personali) ha stabilito ufficialmente che, in mancanza di esplicito e preventivo consenso, e' ILLEGITTIMO utilizzare e-mail prelevate da newsgroup, forum, pagine web, mailing-list in quanto gli stessi NON sono soggetti ad alcun regime giuridico di piena conoscibilita' da parte di chiunque (ovvero NON fanno parte dei cosiddetti elenchi pubblici). Quindi e' FONDAMENTALE, per rendere possibile l'utilizzo di e-mail, il rispetto di specifici requisiti come il PREVENTIVO CONSENSO degli interessati.

- le sanzioni amministrative e penali (arresto sino a tre anni) previste per chi viola la legge 675/96

- l'invio di messaggi di posta elettronica non sollecitati ("mail spam"), specialmente se contenenti materiale promozionale e/o commerciale, costituisce una violazione delle norme di Netiquette in vigore in Italia, nonché dei principi di uso corretto delle risorse di rete enunciati nei documenti RFC1855 e RFC2635.

- in base all'Articolo 10 del Decreto Legislativo 22 Maggio 1999, Nr. 185 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale serie generale nr. 143 del 21 Giugno 1999), l'invio di messaggi d posta elettronica non sollecitati contenenti materiale commerciale (Unsolicited Commercial E-mail - UCE) costituisce una violazione punibile con sanzione amministrativa pecuniaria da lire un milione a lire dieci milioni.

- la disponibilita' pubblica di un indirizzo di posta elettronica non implica automaticamente la disponibilita' a ricevere comunicazioni non richieste. La richiesta ai destinatari, di richiedere la propria cancellazione, non e' una pratica ammessa: sono i destinatari a dover richiedere esplicitamente la propria iscrizione in una lista, e non viceversa.

- una eventuale risposta con frasi prive di significato legale ("I SUOI DATI SONO STATI PRESI DA ELENCHI PUBBLICI / FORUM / SITI / MAILING-LIST / NEWSGROUP) senza rispondere, a termine di legge, a quanto sopra richiesto, non vi soddisferanno.

Diffidate poi sempre l'uso successivo dei vostri dati, con una frase del tipo "valga la presente anche come diffida a continuare ad usare i miei dati personali in vostro possesso, con riserva di ogni azione e ragione anche per il risarcimento dei danni".

Concludete che, in mancanza di una risposta entro i 5 giorni previsti dal Dlgs 675/96, sarete vostro malgrado costretti ad attivare le procedure legali presso il Garante per la protezione dei dati personali e, contemporaneamente, a segnalare agli organi competenti la violazione del Decreto Legislativo 22 Maggio 1999, Nr. 185.

A questo punto, dovete ricordarvi di firmare la lettera e indicare i vostri dati (nome, cognome, indirizzo completo) per permettere una risposta. Nel caso non vogliate far conoscere allo spammer il vostro indirizzo, potete eleggere per la pratica un domicilio diverso dalla vostra residenza, ricordandovi pero' che la eventuale lettera di risposta arrivera', indirizzata al vostro nome, all'indirizzo che avrete indicato. E' preferibile allegare alla lettera una copia stampata della mail che avete ricevuto, completa di header.

Spedite il tutto con le modalita' indicate a aspettate 5 giorni lavorativi...se non ottenete risposta o la risposta non vi soddisfa, e' il momento di presentare il ricorso!
(per sicurezza, consiglio comunque di aspettare una decina di giorni prima di muoversi: la risposta alla vostra richiesta potrebbe infatti essere stata inviata nei tempi e modi previsti, ma non essere ancora giunta).


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Massimo Cavazzini