Preparo la lettera, faccio il versamento, spedisco. Comincia l'attesa.
Il Garante riceve la mia richiesta il 18 febbraio 2002, partono dunque i 30 giorni per una risposta.
La prima raccomandata che ricevo dal Garante mi informa che il ricorso e' stato ricevuto, che sara' discusso entro i 30 giorni e che e' gia' stata chiesta alla societa' colpevole di spam la documentazione che avevo inutilmente richiesto io. In sostanza, la prima mossa del Garante e' reiterare la mia richiesta di informazioni ai sensi dell'articolo 13 a cui lo spammer non aveva risposto.
Lo spammer risponde al Garante (inviandomi la comunicazione in copia) in data 28/2/2002:
"Il sottoscritto xxx xxxx, rappresentate legale di xxx s.r.l, a seguito della richiesta del garante, dichiara che:
- all'interno della societa' non esiste un responsabile del trattamento dati personali
- la societa' opera nel settore Internet e comunque puo' capitare che vengano inviate mail promozionali
- l'indirizzo di posta elettronica del sig. Cavazzini e' stato acquisito da una societa' che opera nel settore marketing
- l'indirizzo e' stato cancellato dalle liste della societa' "
Il Garante, in data 6/3/2002, invia ulteriore comunicazione allo spammer (inviadomene una copia per conoscenza), chiedendo:
"Al titolare del trattamento, ai sensi dell'articolo 29 comma 4 della legge 675/1996, di specificare gli estremi identificativi della societa' da cui sarebbero stati acquisiti i dati dell'interessato utilizzati per l'invio di messaggi personali a mezzo di posta elettronica".
Lo spammer risponde in data 7/3 via fax (stavolta senza inviarmi una copia della comunicazione) al Garante indicando il nome di Labels Internet Services.
A questo punto, il Garante ha acquisito tutti gli elementi necessari per adottare un provvedimento: nella seduta del 26/3/2002, presenti il prof. Stefano Rodota', prof. Giusepe Santaniello, prof. Gaetano Rasi, dott. Mauro Paissan e dott. Giovanni Buttarelli, si riunisce e delibera.